Tra montagne, colline e pianure della Toscana “scorre” una fitta rete di percorsi tutti da esplorare, che tocca sorgenti, fiumi, torrenti e laghi. Un tesoro fatto di storia e natura da scoprire (e riscoprire) a passo lento, anche da parte di chi si approccia per la prima volta al trekking. Per valorizzare questo patrimonio ambientale è nato il progetto “I cammini dell’acqua”, con l’obiettivo di sostenere economicamente la manutenzione dei sentieri già esistenti e la creazione di nuove opportunità di mobilità dolce e sostenibile per escursionisti e cittadini. Ad oggi sono 32 gli itinerari interessati da questo “piano verde” e la mappa dei tracciati già attivi – una quindicina in totale – è presente su un portale internet che fornisce tutte le informazioni pratiche.
Muoversi a piedi permette, infatti, di imbattersi in testimonianze storiche di cui è ricca la Toscana, in grandi e piccoli capolavori della natura e nelle opere dell’uomo che durante il susseguirsi dei secoli hanno permesso di incanalare, trasportare e custodire una risorsa preziosissima: l’acqua. Un turismo “slow” e di prossimità che consente inoltre di riappropriarsi del territorio e di scovare punti di interesse che, pur essendo vicini a casa, in pochi conoscono.
Il bando ambiente di Publiacqua e la rete di sentieri
Una strada tra sorgenti, cascate, foreste e canyon. Mulattiere che toccano vigneti, antiche fattorie, acquedotti romani, fonti e fontane storiche. Percorsi didattici dedicati ai bambini delle scuole o di terapia forestale per immergersi nel verde dei boschi. Questi sono solo alcuni dei sentieri che saranno realizzati o recuperati nei prossimi mesi, ma il progetto è iniziato da due anni. “I cammini dell’acqua” hanno preso il via nel 2021 quando Publiacqua ha lanciato il primo bando dedicato all’ambiente con l’obiettivo di co-finanziare idee presentate da Comuni, enti e associazioni, per valorizzare il territorio e sviluppare un approccio sostenibile alle bellezze naturali e alle risorse, nelle aree in cui la società gestisce il servizio idrico integrato.
Con la prima edizione del bando sono state sostenute 15 proposte, presentate da 9 soggetti, per un investimento di oltre 77 mila euro a copertura di un costo complessivo di 172 mila euro. A questo primo tassello, si è aggiunto un secondo bando che copre il 2022 e il 2023, con più di 88 mila euro di finanziamento per altri 17 sentieri, in base ai progetti presentati da 11 soggetti, a fronte di una spesa complessiva di 187 mila euro, eccoli nel dettaglio:
- Le sorgenti di Vernio e le cascate del Carigiola (Associazione Fondiaria Bosco dei Bardi)
- I Cammini di Scali (Pro Loco Fognano – Montale)
- Si va per antichi sentieri alla scoperta delle sorgenti del territorio: sorgenti note o andate perdute (Campeda Futura)
- Cammino delle acque nel Parco Letterario Policarpo Petrocchi (Associazione Castel di Cireglio)
- Un percorso di Terapia Forestale nella valle del torrente Carzola (CAI Sezione di Sesto Fiorentino
- Il cammino delle acque (Pro Loco Alta Valle del Reno)
- Acqua e costruzione del paesaggio a Carmignano, (XIX secolo) – Infrastrutture idrauliche e percorsi turistico-culturali (Comune di Carmignano)
- Gli anelli della Pesa (Pro Loco San Vincenzo a Torri Colline Scandiccesi
- Un sentiero nella valle del Terzolle tra acquedotti romani e mulini medievali (Cooperativa Sociale La Fonte Sesto Fiorentino)
- Torrente Bagnolo: alla scoperta del ciclo dell’acqua (Comune di Montemurlo)
- L’acqua è vita, una stazione sensoriale tra natura e Torrente Marinella di Legri (Comune di Calenzano)
Per seguire lo sviluppo dei progetti sostenuti dal Bando ambiente di Publiacqua è stato realizzato il sito www.camminidellacqua.it. Il portale, zona per zona, offre informazioni sui singoli itinerari, con una descrizione accurata del percorso, la lunghezza, il dislivello, la durata e il grado di difficoltà, offrendo inoltre contenuti extra come video, mappe in pdf e tracciati da scaricare in formato GPX. Gli stessi utenti possono poi inviare foto e commenti sul cammino intrapreso.
A piedi e nella natura: gli ultimi cammini dell’acqua inaugurati in Toscana
L’elenco si è di recente ampliato. Cascate, antichi mulini, alberi secolari e sorgenti sono le tappe del “sentiero blu” di Montemurlo (Prato), un anello di 7,1 chilometri adatto a tutti che costeggia il torrente Bagnolo, affluente dell’Ombrone, e arriva al bacino idrico di Montacchiello. Il percorso, dopo i lavori di ripulitura e l’installazione di 30 segnali di indicazione e di 4 pannelli informativi che raccontano il ciclo di potabilizzazione, è stato inaugurato lo scorso 27 maggio. Si tratta di uno dei cammini dell’acqua che da una parte offre un’opportunità di trekking nel verde, dall’altra porta avanti la sensibilizzazione della popolazione sull’importanza della tutela e della manutenzione degli invasi, dei torrenti e dell’ambiente collinare.
La Via delle Agne invece si snoda sulla collina di Fognano e Tobbiana, tra il pistoiese e il pratese, e disegna un itinerario circolare di otto chilometri che tocca tre affluenti del torrente Agna (Agna delle Conche, Agna di Acquiputoli e Agna di Banditelle), oltre a boschi, piccoli borghi, tabernacoli, chiesette, ex mulini e suggestivi scorci paesaggistici. Per la prima volta questa rete di sentieri, noti soprattutto alla gente del posto, sono stati uniti in un unico anello, con tanto di mappa e cartelli di indicazione. Utili strumenti per far conoscere questa zona collinare di pregio anche a chi non vive nelle aree limitrofe.
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