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Area Pratese

La concessione del servizio idrico integrato a Publiacqua, prossima alla scadenza, ha portato alla creazione di un sistema di gestione unico per 46 comuni, unificando diverse realtà e garantendo una qualità del servizio e capacità di investimento omogenee.  Grazie agli investimenti avviati nel 2002, il territorio ha superato criticità storiche nell’approvvigionamento idrico e nella depurazione. Da un sistema frammentato è nato un circuito interconnesso, che assicura standard di qualità uniformi e promuove la solidarietà tra territori. Dal 2002 sono stati investiti 1,7 miliardi di euro su 46 comuni, di cui 74 milioni di euro nell’area pratese dal 2017 al 2024, per sviluppare il sistema acquedottistico, adeguarsi alla normativa sulla qualità delle acque depurate e migliorare gli standard di servizio agli utenti. 

Per quanto riguarda l’area pratese, un esempio tangibile di quanto detto è il collegamento, attivo parzialmente già prima della siccità del 2003 e concluso da Publiacqua, con il sistema Bilancino–Anconella, collegamento che ha reso l’anello idrico pratese un nodo cruciale tra i sistemi fiorentino, pistoiese e pratese garantendo continuità di erogazione anche in presenza di siccità importanti quali quelle verificatesi ciclicamente negli ultimi venti anni nel nostro territorio a gran parte dei comuni della Toscana centrale.

Acquedotto

Dal 2002, gli investimenti hanno trasformato il sistema acquedottistico pratese facendolo diventare un sistema fortemente interconnesso con tutta l’area metropolitana Firenze-Prato.Pistoia. Il collegamento con la centrale di potabilizzazione dell’Anconella, tramite l’Autostrada dell’Acqua, e il rinnovo delle infrastrutture dell’acquedotto di Prato e dei comuni limitrofi hanno eliminato le criticità di approvvigionamento nei mesi estivi. A partire dai primi anni del nuovo secolo inoltre Publiacqua ha lavorato per garantire inoltre una maggiore capacità di capatazione dalla falda pratese, aumentando la disponibilità idrica complessiva del territorio. 

La lotta alla dispersione idrica rappresenta comunque una delle priorità degli investimenti che Publiacqua sta realizzando nell’area. Grazie ai fondi PNRR, sono in corso interventi per 46 milioni di euro solo sulla città di prato, con il rinnovo di importanti condotte posizionate su assi viari fondamentali della città, quali via Bologna, via Pistoiese, via Strozzi, via Catani e via Montalese. Gli investimenti del PNRR coinvolgono anche i comuni di Montemurlo e Vaiano.

Il nuovo sistema acquedottistico

Depurazione e Fognatura

Grazie ai numerosi interventi realizzati negli ultimi anni, tra cui l’adeguamento e il potenziamento del depuratore di Seano e la costruzione di un sistema di collettori nei comuni di Prato, Carmignano e Poggio a Caiano, l’area pratese è oggi fuori dalle procedure d’infrazione dell’Unione Europea. Fino al 2024, la gestione degli impianti di depurazione a servizio dei comuni di Prato, Vaiano, Vernio e Cantagallo, dell’impianto di trattamento liquami di Calice e della rete dell’acquedotto industriale è stata affidata a G.I.D.A. A seguito della recente acquisizione di G.I.D.A. da parte di Alia Multiutility, a partire dal 1° gennaio 2025 tale gestione passerà a Publiacqua.

Il nuovo sistema fognario e depurativo
FOCUS

Il PNRR per rinnovare l'acquedotto di Prato

Publiacqua sta rinnovando l’acquedotto sul Comune di Prato grazie ai fondi PNRR, con un investimento complessivo di quasi 25 milioni di euro. Il progetto prevede la posa di oltre 400 km di nuove tubature e interventi su 14 km di strade, puntando a ridurre le perdite idriche, che attualmente rappresentano l’80% delle dispersioni totali del sistema di Publiacqua.

Mentre sono già in corso interventi importanti di sostituzione e rinnovo della rete idrica su assi viari importanti della città (via Bologna, via Strozzi, via Catani etc.), sono iniziati da poco o partiranno nei prossimi mesi nuovi interventi che interessano strade rilevanti per la città e per il sistema acquedottistico.

FOCUS

Gli Investimenti in Distrettualizzazione nell’Area Pratese finanziati dal PNRR

Grazie ai fondi PNRR, Publiacqua sta implementando interventi significativi nell’area pratese, che includono la sostituzione dei vecchi contatori con nuovi smart meter e la digitalizzazione delle reti. La distrettualizzazione è un elemento chiave del progetto. Ad oggi, Prato conta 17 distretti operativi (288,2 km di rete), che diventeranno 27 entro il 2025, coprendo 480,92 km. Inoltre, a Vaiano sono già stati completati 5 distretti, per un totale di 32,2 km.

FOCUS

La Falda di Prato

La falda pratese rappresenta una delle maggiori riserve idriche del territorio, riserva anche superiore a quella garantita dall’invaso di Bilancino. Se fino a tutto il secolo scorso l’emungimento dalla falda era prevalentemente riservato ai fini industriali, la crisi del tessile, e l’innalzamento dei livelli della falda conseguente, ha reso possibile incrementare la risorsa utilizzabile a fini idropotabili. un apporto importante per garantire ridondanza al sistema di approvvigionamento. L’approvvigionamento idrico di Prato è stato intensificato e migliorato grazie agli investimenti di Publiacqua che hanno garantito la peroforazione di nuovi pozzi l’abbandono di quelli più critici per caratteristiche qualitative dell’acqua di falda e la realizzazione di impianti di trattamento a carboni attivi. Inoltre, grazie alla collaborazione con enti di ricerca quali l’Università di Firenze, Publiacqua ja portato avanti uno studio della falda pratese, promosso dalle istituzioni locali per mapparne lo stato qualitativo, individuarne i principali inquinanti e come questi si muovano all’interno della falda. Uno studio importante per realizzare nuove perforazioni di captazione in aree dove la risorsa risulta qualitativamente migliore. La qualità dell’acqua immessa in rete è garantita da una filiera di potabilizzazione avanzata e dalla gestione dei prelievi, che ha portato alla chiusura dei pozzi più critici e al prelievo nelle aree dove le acque grezze presentavano minori criticità.

Per approfondire, scarica il volume della Qualità dedicato allo studio della Falda di Prato al seguente indirizzo: Volumi della Qualità.

FOCUS

Masterplan fognario di Montemurlo

Il nuovo impianto di sollevamento di via Parugiano a Oste, inaugurato nel 2024 con un investimento di circa 4 milioni di euro, rappresenta un elemento fondamentale del Masterplan fognario di Montemurlo. Questo piano mira a ridurre l’ingresso delle acque parassite, come quelle meteoriche e superficiali, nella rete fognaria pubblica, migliorando il trattamento dei reflui e diminuendo il rischio idraulico nelle aree critiche di Oste.

L’impianto si inserisce in un insieme di interventi finalizzati a ridurre il rischio idraulico e ottimizzare l’efficienza del depuratore del Calice, prevenendo l’impatto delle acque parassite. Tra le opere già completate figurano lo scolmatore di via di Palarciano, lo scolmatore Mazzone, il potenziamento della rete fognaria mista di via Michelangelo, il sollevamentodi Mazzaccheri. Sono in fase di completamento i lavori per il potenziamento del sollevamento fognario dell’Agnaccino, chiudendo il cerchio di un piano integrato per la sicurezza idraulica del territorio.

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Sistemazione Fognaria Carmignano

Sono in corso i lavori per il nuovo sistema di smaltimento dei reflui del capoluogo di Carmignano, un intervento che rappresenta un passo avanti per la tutela ambientale e paesaggistica di uno dei comuni più belli della provincia di Prato. Il progetto prevede la posa di una nuova condotta fognaria mista, distribuita lungo vie strategiche come via Vergheretana, via Carmignanese, via Serra e via Poggiorsoli, per collegarsi al collettore di Comeana. Saranno realizzati otto sollevamenti fognari per raccogliere 13 scarichi diretti e servire circa 1.700 abitanti equivalenti tra Carmignano e La Serra.

Questa opera è parte di un piano più ampio che ha già visto importanti realizzazioni negli ultimi anni. Tra queste, il potenziamento e adeguamento del depuratore di Seano nel 2017, un investimento da 2,7 milioni di euro che ha reso l’impianto idoneo a trattare reflui provenienti anche dai comuni limitrofi. A questo si aggiungono opere di collettamento strategiche per eliminare scarichi diretti nell’ambiente, tra cui quelle completate a Poggio a Caiano, Ponte a Tigliano e Catena di Quarrata, per un costo complessivo di oltre 2 milioni di euro. Un altro intervento significativo è stata la dismissione del depuratore di Candeli, con il collettamento dei reflui di Comeana al depuratore di San Colombano, per un valore di 5 milioni di euro.

Nel 2022 è stato inoltre completato il sistema fognario della popolosa frazione di Seano, eliminando quattro scarichi diretti grazie a un investimento di 1,4 milioni di euro.

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