Fuori dai confini della Toscana è una locuzione pressoché incomprensibile, ma per i cittadini di Firenze & Co. l’acqua della cannella è decisamente una certezza. Ma perché quella che altrove verrebbe semplice definita acqua del rubinetto in Toscana viene chiamata comunemente acqua della cannella? Forse ha qualcosa a che vedere con l’Oriente? Con le spezie?
L’acqua della cannella è… made in Tuscany
Certamente per un orecchio non abituato a questa espressione, l’accostamento che viene naturale fare è quello con le bacchette di spezia marroncina, originaria dello Sri Lanka, che dà quel sapore aromatico ad alcuni piatti, in particolare a determinati dolci. Ma attenzione, se è questo quel che si pensa, si è decisamente fuori strada. Il motivo per cui in Toscana, quando si invita qualcuno a “bere l’acqua della cannella” o a “sciacquare qualcosa alla cannella” non ha niente a che vedere con il profumo esotico della spezia ambrata. Per usare un giochino tanto amato dai bambini, anziché fuoco o fuochino, si direbbe certamente… Acqua.
Acqua della cannella: l’origine dell’espressione
E proprio tornando all’acqua, per scoprire le radici di questa espressione, certamente uno dei toscanismi più diffusi, di quelli che si impara a conoscere fin da piccoli, bisogna scomodare l’Accademia della Crusca, massima istituzione nel campo della linguistica e della filologia della lingua italiana.
Occorre consultare il Vocabolario della Crusca (il più antico e costantemente aggiornato vocabolario della lingua del bel paese, la prima edizione risale al 1612) per entrare nei meandri di questa locuzione. “Esistono varie espressioni proverbiali sulla cannella – si legge nella scheda redatta dalla professoressa Veronica Boschi -. Il Vocabolario della Crusca traduce il detto latino fenestram aperìre con la locuzione mettere una cannella, da intendere nel significato di mettere una mala usanza ovvero prendere un’abitudine che sarà poi difficile da eliminare, come nell’esempio ‘messa una volta la cannella non si torna più indietro’. “Mettere la cannella in malo luogo significa invece far prendere una brutta piega alle cose – si legge ancora – ne troviamo attestazione in Marchionne che nel 1378 scrive ‘di che in malo luogo si mise la cannella, e sì lo cassarono dall’uficio’. Ma non è tutto, sempre la Crusca segnala l’espressione levar la cannella, connesso ad un rubinetto, anche se stavolta, il riferimento è a quello che serve a spillare il vino dalla botte.
“Cannella – si legge ancora nella scheda della professoressa Veronica Boschi – è dunque diminutivo della parola canna e, per analogia alla forma di una piccola canna cava dentro, il termine è usato anche per indicare un piccolo condotto, il condotto di una fontana o anche il tubicino con cui si estrae il vino dalla botte”.
Svelato l’arcano: l’acqua della cannella è nient’altro che l’acqua che esce da una sorta di cannula, associata a lavandini, acquai, rubinetti in generale, quindi l’acqua della cannella è in tutto e per tutto l’acqua che arriva nelle case di ogni cittadino, ma anche quella dei fontanelli o delle fontane pubbliche.
Dall’Accademia della Crusca alle campagne pubblicitarie
Insomma, l’Accademia della Crusca, dall’alto della sua profonda conoscenza della lingua, ha fornito una disamina puntuale del perché si utilizzi quest’espressione. Meno chiaro il motivo per cui sia rimasta confinata in Toscana, dove è talmente diffusa da essere adoperata quotidianamente, persino per la campagna di informazione di Publiacqua che nel 2013 usava un testimonial d’eccezione come l’attore Paolo Hendel – per l’occasione calato nei panni del sommo poeta Dante Alighieri – per incentivare il consumo dell’acqua del rubinetto al grido di “Bona l’acqua della cannella, sembra d’essere in paradiso”.
Insomma, siccome dentro i confini della Toscana questa espressione è usata al pari di altri celebri toscanismi se, chi arriva non solo dall’estero ma, più banalmente, da altre zone dello stivale, vuol fare bella figura ed evitare inutili misunderstanding deve imparare ad usarla correttamente e magari la prossima volta che si troverà al ristorante o a casa di amici, potrà “sfoggiare” la richiesta di un bel bicchiere di acqua della cannella al momento opportuno, certi che sarà come chiedere dell’acqua del rubinetto o, come direbbero gli inglese di tap water.
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