Il “sorvegliato speciale” è il monsone africano: è lui a condizionare il clima dell’estate in Italia, dicono gli esperti meteo. Un effetto che si è amplificato durante l’ultimo decennio a causa dei cambiamenti climatici e che ha pesanti ricadute anche sulla possibilità di fenomeni atmosferici estremi e di alluvioni.
L’innalzamento delle temperature
Secondo il Cnr, in Italia i primi sette mesi del 2022 sono stati i più caldi di sempre: solo nel mese di luglio si sono registrate temperature più alte di 2,26 gradi rispetto alla media italiana dal 1800 a oggi. Questa afa estrema sul Mediterraneo è frutto di un complesso sistema di interazione atmosferica tra monsoni asiatici e africani.
La tendenza climatica mondiale infatti è legata all’andamento delle piogge monsoniche, che si generano dal contrasto termico tra le zone continentali (più calde) e la superficie dei mari (più fresca). Celebre è quello indiano, con le sue precipitazioni torrenziali, ma sono numerose le aree interessate dai monsoni: i più importanti sono il monsone nord americano, quello asiatico-australiano e, appunto, il monsone africano.
Il monsone africano e il suo influsso sul clima dell’estate italiana
Gli addetti ai lavori parlano di WAM (West African Monsoon index). Si tratta del monsone che interessa la fascia tropicale africana occidentale, generalmente da maggio ad agosto, e che ha effetti sull’andamento dell’estate nella nostra penisola. Come già osservato dagli esperti del Cnr nel 2003, l’estate dal caldo record in Italia a cui spesso è stato confrontato il clima del 2022, le forti piogge sull’Africa sub-sahariana comportano una diminuzione delle precipitazioni sul Mediterraneo e una conseguente crescita delle temperature massime oltre i 40 gradi.
In questa situazione, sulla parte nord occidentale del Mediterraneo si crea infatti un’area di forti pressioni che impedisce la formazione delle nuvole. Qui l’aria calda proveniente dal Sahara, comprimendosi, si riscalda. Una tendenza che è destinata ad aggravarsi nei prossimi anni a causa dei gas serra e della crescente urbanizzazione, dice lo studio Monsoon Climate Change Assessment pubblicato di recente sul Bullettin of the American Meteorological Society, secondo cui l’andamento dei monsoni nei prossimi anni provocherà l’aumento della frequenza e intensità dei fenomeni atmosferici, alternando periodi di siccità anche grave a momenti di forti piogge. Un fatto che pone seri problemi per l’approvvigionamento idrico e per il dissesto idrogeologico.
I monsoni e le previsioni meteo stagionali
Proprio all’analisi dei monsoni sono legate le previsioni stagionali, sviluppate dai vari centri di ricerca meteo, ma che al momento hanno un margine di errore maggiore rispetto a quelle più attendibili a 2-3 giorni. “Ancora necessitano di ulteriori studi per aumentare l’affidabilità”, ci ha spiegato Bernardo Gozzini, responsabile del Lamma, consorzio pubblico tra la Regione Toscana e Cnr che dal 2008 ha attivato un servizio di previsioni stagionali.
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