Cinque anni di grandi interventi. Cinque anni di sviluppo e digitalizzazione dei processi e della gestione.
Publiacqua dal 2019 al 2024 ha raggiunto risultati importanti sul fronte della modernizzazione e del rinnovo del sistema acquedottistico cittadino e metropolitano ma, come detto, anche su quello della gestione e degli strumenti di interfaccia e rapporto con i cittadini. Tutto questo senza dimenticare il sostegno al territorio, alle sue realtà culturali, sociali, sportive uscite in grande difficoltà dagli anni della pandemia.
Cinque anni di risultati presentati questa mattina in Sala di Lorenzo di palazzo Vecchio dal Sindaco di Firenze Dario Nardella e dal Presidente di Publiacqua Nicola Perini.
Gli interventi sul sistema acquedottistico
Obiettivi raggiunti attraverso l’investimento, a tutto il 2023, di 100 milioni sui circa 120 previsti nel periodo 2019-2024.
Di seguito gli interventi più rilevanti realizzati sulla città di Firenze o che comunque, pur interessando un’area più vasta, hanno un forte impatto anche sul capoluogo regionale.
Area fiorentina depurata al 100%
L’Area Fiorentina è depurata. Un risultato a suo modo storico per l’area più popolosa della Toscana. La conclusione di un percorso costruito sulla lungimiranza e con il lavoro di tante donne e uomini che fino dalla metà degli anni ’80 hanno creduto in un orizzonte “green” per questo territorio. Investimenti, lavoro ed impegno che consente oggi agli 8 Comuni interessati di uscire dalla procedura d’infrazione europea per il mancato adeguamento alla normativa comunitaria sul tema della depurazione e di puntare ad un futuro dove urbanizzazione e tutela ambientale possano convivere. Due numeri rappresentano meglio di tutti l’importanza del risultato oggi raggiunto: nel 2002, anno in cui Publiacqua prendeva in carico la gestione del Servizio Idrico Integrato, la popolazione dell’area fiorentina servita da depurazione ammontava a circa il 10%; oggi la popolazione della medesima area servita da depurazione ammonta ad oltre il 99%.
I numeri di un sistema complesso
Il sistema depurativo dell’Area Fiorentina serve 8 Comuni: Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Firenze, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa.
Sul territorio di questi comuni corrono 1.355 chilometri di fognatura (140 chilometri di grandi collettori e 1.215 chilometri di raccolta) e sono installati 77 sollevamenti (utili a superare gli ostacoli fisici sul terreno), 312 scolmatori.
2 i grandi sotto attraversamenti sotto i corsi d’acqua principali. Uno sotto l’Arno che, attraverso tre grandi condotte del diametro di 1,4, 1,2 e 0,7 metri per un totale in lunghezza di 400 metri, trasporta i reflui dalla riva destra fino all’ingresso di San Colombano posto in riva sinistra. L’altro consente alla grande condotta dell’Emissario in Riva Sinistra d’Arno di sotto-attraversare la Greve e collettare quindi i reflui a San Colombano.
Il valore totale dell’investimento realizzato per garantire la depurazione dell’Area Fiorentina, attualizzando ad oggi la spesa sostenuta negli anni, è pari a quasi 300 milioni di euro.
Il cuore del sistema
Il cuore del sistema di depurazione dell’Area Fiorentina è l’impianto di San Colombano. Un impianto la cui progettazione iniziò a metà anni ’80 ed il cui primo lotto fu attivato nel 2000 ricevendo gli scarichi di Lastra a Signa e Scandicci. Progressivamente, mentre venivano realizzati gli altri due lotti, uno completato nel 2004 ed il terzo nel 2006, vengono collegati all’impianto tutti gli altri territori in riva destra e riva sinistra fino al 2014, quando viene attivato l’Emissario in Riva Sinistra d’Arno e l’aprile 2022 quando si concludono gli ultimi otto interventi che completano il sistema fognario e depurativo che consente di portare a San Colombano i reflui dell’area fiorentina.
San Colombano è un impianto di trattamento di tipo biologico a fanghi attivi organizzato su tre linee parallele di trattamento per una capacità di complessiva di 600.000 abitanti equivalenti.
Rinnovata la rete idrica e fognaria
Nel periodo 2019-2023 Publiacqua ha lavorato al rinnovo della rete acquedottistica di importanti assi viari cittadini per un totale di 21,7 km. Lo stesso è stato fatto sulla rete fognaria dove, nel medesimo periodo, sono stati rinnovati 9,4 km di condotte.
Tra gli interventi principali ricordiamo la sostituzione delle condotte facenti parte dell’Autostrada dell’Acqua su viale Lavagnini e viale Matteotti (circa 11 milioni di investimento) e della direttrice Piazza Paolo Uccello – via dell’Argingrosso (6,3 milioni di euro). Strategici per l’acquedotto cittadino anche la sostituzione delle tubazioni sulla direttrice via Silvani – Arcetri e Arcetri – Galluzzo (1,7 milioni di euro), la sostituzione della rete idrica e fognaria di via dei Serragli (900.000 euro), di Lungarno Acciauoli (850.000 euro), il rinnovo della rete idrica di via Pandolfini (900.000 euro) e di via Bolognese (600.000 euro) e la sostituzione rete idrica e fognaria di via Alamanni (450.000 euro).
Una città sempre più smart
Cogliere le nuove possibilità che la tecnologia offre per dare un servizio sempre migliore ai cittadini. In un mondo che cambia. È questo l’obiettivo che Publiacqua ha perseguito negli ultimi anni e lo ha fatto sia sul fronte della gestione del servizio che nel rapporto con i cittadini.
La tecnologia applicata alla rete idrica
Come detto, però, dal 2019 al 2023, Publiacqua ha lavorato anche su un ribaltamento “copernicano” del modo di pensare e gestire un acquedotto. Questo è stato possibile sugli aspetti gestionali, grazie allo sviluppo del sistema di telecontrollo ed alla distrettualizzazione della rete idrica.
Dividere la trama di tubazioni che attraversa sotterraneamente la città e dotarla di punti di controllo monitorati centralmente dal cuore nevralgico del sistema, l’Impianto di Potabilizzazione dell’Anconella, è uno degli interventi che l’azienda ha portato avanti su Firenze. La rete acquedottistica cittadina è oggi divisa in 47 distretti idrici (17 dei quali realizzati dal 2019) e telecontrollata per 925 km (+ 24 km dal 2019) con un beneficio gestionale e di rapidità e puntualità nelle riparazioni soprattutto delle perdite occulte.
La tecnologia al servizio degli utenti
Le nuove tecnologie, però, hanno rivoluzionato anche il rapporto con i cittadini. In questo senso, Publiacqua negli ultimi anni ha implementato i suoi canali digitali per consentire un rapporto sempre più flessibile e diretto tra l’azienda ed i propri utenti. Dopo lo sportello MyPubliacqua, sviluppato sia in versione per pc che APP, sono stati introdotti: la bolletta digitale (che consente tra l’altro anche un risparmio nell’utilizzo di carta e quindi benefici ambientali), lo Sportello Digitale, Noa, l’assistente virtuale di Publiacqua.
Un’azienda sempre più vicina alla città
Cinque anni in cui Publiacqua è stata vicino al territorio ed alla città sostenendone il tessuto sociale, culturale e sportivo, indebolito dagli effetti della pandemia. Un sostegno che si è realizzato attraverso i bandi specifici dedicati a Cultura, Sociale e Sport (1.300.000 euro) ma anche attraverso lo strumento dell’Art Bonus con i restauri della Grotta degli Animali, presso la Villa Medicea di Castello (300.000 euro), e delle aree monumentali del Giardino di Carraia (450.000 euro).
Potrebbero interessarti anche…
Di cosa si parlerà a Firenze per il Festival dell’Acqua 2024
In Italia l’acqua del rubinetto è sicura: il 99,1% dei controlli svolti negli ultimi tre anni è risultato in linea…
La fotografia di 25 anni di gestione idrica in Toscana
Alla fine degli anni Novanta i soggetti che si occupavano di gestione idrica in Toscana erano oltre 200, piccoli e…
M0: il nuovo indicatore ARERA per la resilienza idrica
Dal 1° gennaio 2024 l’ARERA ha introdotto nell’ambito della qualità tecnica il nuovo macro-indicatore M0, da una parte per “misurare”…