Sono tre i progetti finanziati in Toscana per la riduzione delle perdite di acqua potabile, grazie ai fondi del Pnrr, il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza che tra i numerosi capitoli di investimento prevede anche interventi per una maggiore efficienza del sistema idrico italiano. Il bando del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha assegnato a tre gestori presenti nella nostra regione 87 milioni di euro, un quarto delle risorse disponibili per il Centro-Nord Italia.
Oltre ai lavori per la sostituzione di lunghi tratti di tubature, è prevista la realizzazione di sistemi digitali innovativi per il monitoraggio e il telecontrollo della dispersione idrica , l’installazione di contatori per la lettura a distanza dei consumi e la distrettualizzazione della rete in alcune zone dove il sistema non è ancora ripartito in aree uniformi, in modo da migliorare la gestione e la manutenzione.
I progetti finanziati in Toscana dal Pnrr per ridurre le perdite di acqua potabile
In Toscana la cifra più cospicua è stata destinata alla riduzione delle perdite negli acquedotti di Firenze, Prato e Pistoia, grazie al progetto presentato da Publiacqua, che si è piazzato terzo nella graduatoria nazionale: il Ministero ha riconosciuto un finanziamento di 50 milioni di euro, il tetto massimo, a fronte di un intervento che ha un valore complessivo di 67 milioni. In particolare i lavori riguarderanno dodici comuni, per un totale di 3.800 chilometri di tubature e 240 mila utenti, dove sono concentrate l’80% delle perdite.
Secondo le previsioni, queste azioni permetteranno di diminuire del 35% le dispersioni di acqua potabile, facendo scendere, al termine dei lavori, la percentuale di perdite sotto al 28% arrivando a risparmiare fino a 25 milioni di metri cubi d’acqua, più di un terzo della capienza del lago di Bilancino. L’obiettivo è di avviare i cantieri entro fine anno e di concluderli entro il 2025 in tutte e tre le province. Grazie ai fondi del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza gli interventi non andranno a gravare sulle bollette degli utenti, migliorando allo stesso tempo l’efficienza del servizio con minori sprechi. Sempre il Pnrr, in un’altra linea di investimento, ha già riconosciuto a Publiacqua 9 milioni di euro per l’ammodernamento delle infrastrutture acquedottistiche.
Dalla Lunigiana a Siena
Gli altri due progetti finanziati in Toscana dal Pnrr, attraverso il bando del Ministero delle Infrastrutture, riguardano Gaia spa, gestore che copre le aree di Massa Carrara, Lucca e parte della provincia di Pistoia, a cui andranno 25,5 milioni di euro per la gestione avanzata delle reti idriche della costa apuo-versiliese grazie a strumenti digitali, e Nuove Acque (che cura il servizio nella provincia di Arezzo e in parte di quella di Siena), che riceverà 11,7 milioni per la riduzione delle perdite, compresa la digitalizzazione, la distrettualizzazione e il monitoraggio.
Altri quattro gestori attivi in Toscana (Acque spa, Geal, Acquedotto del Fiora e Asa) hanno presentato progetti per circa 66 milioni complessivi, tutti ammessi nella graduatoria , ma che al momento non riceveranno risorse per assenza di fondi. Potranno ambire quindi ai finanziamenti di un’eventuale seconda finestra del bando a ottobre 2022 o di altri investimenti per il miglioramento del servizio idrico e la lotta alla siccità.
Pnrr, gli interventi in Italia contro le perdite d’acqua
Aprendo lo sguardo fuori dalla Toscana, sono 21 i progetti finanziati in tutta Italia dal Pnrr con la prima finestra temporale del bando per la riduzione delle perdite di acqua potabile, che ha stanziato un totale di 607 milioni di euro. Una buona parte di questa somma, il 44%, va in favore di 10 azioni nel Sud Italia (quasi 265 milioni di euro), mentre il restante 56% è stato riconosciuto alle regioni del Nord e del Centro (342 milioni di euro). I progetti e la loro efficacia sono stati valutati da una commissione mista composta da rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e di Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.
Entro il 31 dicembre 2024 circa 27.500 chilometri di condotte a uso potabile saranno dotate di strumentazioni e sistemi di controllo innovativi per la localizzazione e l’abbattimento delle perdite, mentre entro il 31 marzo 2026 il Ministero prevede di estendere questi interventi ad altri 41.700 chilometri di tubature. La seconda finestra temporale del bando, che metterà in campo ulteriori 293 milioni di euro, si chiuderà nell’ottobre 2022 per consentire la partecipazione anche ai territori che nel frattempo hanno individuato il gestore del servizio idrico integrato. In tutto quindi il Pnrr stanzia 900 milioni di euro solo per la riduzione delle perdite nel settore idrico.
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