Acqua e magnesio: un binomio importante per la salute del nostro organismo, che porta benefici a livello fisico, cognitivo e metabolico. Ogni bicchiere contiene infatti un piccolo tesoro fatto di sali minerali, preziosi per le principali funzioni del corpo umano. Gli esseri viventi non sono in grado di sintetizzare autonomamente queste sostanze inorganiche, che quindi vengono assimilate bevendo e mangiando. Vediamo allora a cosa serve il magnesio, perché fa bene e quale acqua si può definire ricca di questo elemento.
Cos’è il magnesio e quanto è presente nell’organismo umano
In natura la disponibilità di magnesio, elemento chimico indicato con la sigla Mg che appartiene al gruppo dei metalli, è abbondante: rappresenta circa il 2% della crosta terrestre sotto forma di minerale e si trova disciolto nelle acque superficiali e sotterranee. È infatti il terzo componente in quelle marine ed è tra i principali sali minerali contenuti nell’acqua potabile, del rubinetto e in bottiglia, accanto a sodio, potassio e calcio.
Il magnesio viene considerato un macroelemento, ossia un minerale presente in quantità più elevata nell’organismo umano rispetto ad altri sali, classificati invece come oligoelementi o micronutrienti. In media, nel corpo di un adulto si rilevano tra i 20 e i 28 grammi di magnesio, per lo più nelle ossa (dal 50 al 60% del totale) e nei tessuti (40% circa), mentre nel sangue la percentuale si ferma intorno all’1%. Per questo, nelle analisi sierologiche la concentrazione di magnesio considerata normale si muove in un intervallo compreso tra 0,75 e 0,95 mmol/L.
A cosa serve il magnesio nell’acqua e perché fa bene: i benefici
Un buon livello di magnesio serve ad assicurare le principali reazioni cellulari dell’organismo umano, perché questo elemento è uno dei “mattoncini” alla base di 300 diversi enzimi, coinvolti in numerosi processi vitali. Si va dal funzionamento dei muscoli, dei nervi e del cervello al metabolismo; dalla pressione sanguigna al controllo della glicemia; dallo sviluppo delle ossa alla sintesi delle proteine; dall’assorbimento del calcio alla regolazione della flora batterica nell’intestino.
Se assunto nelle giuste quantità, il magnesio porta benefici in diverse situazioni ad esempio contro i dolori muscolari, cervicali, contro i crampi e l’emicrania, ma anche riduce il senso di stanchezza, la mancanza di concentrazione e l’affaticamento. Può aiutare inoltre a contrastare i dolori muscolari durante le mestruazioni. Al contrario, una mancanza può causare nausea, vomito, diarrea, ipertensione, spasmi muscolari, insufficienza cardiaca, confusione, tremiti, spossatezza, ansia, perdita della coordinazione, diminuzione dei livelli di calcio e potassio nel sangue. Una condizione di carenza grave però non è comune e riguarda soprattutto persone con problemi di assorbimento dei sali minerali, a causa di patologie oppure per l’assunzione di farmaci.
I valori medi di riferimento europei, per un adulto sano, senza particolari problemi di salute, raccomandano l’assunzione ogni giorno di 375 mg di magnesio, tuttavia sulla dose quotidiana incidono fattori diversi come il genere, l’età e il peso. Comunemente il suo fabbisogno è quantificato in circa 5-6 mg per ogni chilo, che sale a 10 mg nei bambini e fino a 15 mg per le donne in gravidanza.
Acqua ricca di magnesio: quanto ne deve contenere?
Insieme al calcio, il magnesio influisce sulla durezza dell’acqua e sul residuo fisso, che indica appunto la quantità di sali minerali contenuti. Nelle acque italiane oligominerali o leggermente mineralizzate (ossia quelle che hanno un residuo fisso inferiore a 500 milligrammi per litro) il magnesio è presente in concentrazioni che arrivano fino a un massimo di 50 mg/l.
Se si supera tale valore si parla di acqua magnesiaca, ossia ricca di magnesio, indicata in particolari stati di salute o per gli sportivi che fanno intensa attività fisica e hanno necessità di una buona idratazione. La sudorazione porta alla perdita di sali minerali (e quindi anche di magnesio), come succede ad esempio d’estate quando è necessario bere molto. L’acqua magnesiaca è leggermente lassativa e ha un lieve retrogusto amarognolo.
Per conoscere quanto magnesio è presente nell’acqua del rubinetto è possibile consultare l’etichetta di qualità che i gestori idrici pubblicano sui loro portali online e che comprende una quarantina di indicatori differenti. Per quanto riguarda Publiacqua, la sezione “Acqua e territorio – Intorno a te” permette di consultare i dati divisi per zona, inserendo il proprio indirizzo.
Dove si trova e i cibi più ricchi
Oltre che nell’acqua, il magnesio si trova in quasi tutti gli alimenti e una dieta ricca e varia assicura un buon apporto di questo minerale. Tra i cibi che ne contengono un’alta percentuale ci sono la crusca, il cacao amaro, la frutta secca (mandorle, nocciole, noci, anacardi), i semi e i cereali integrali, le verdure a foglia verde come la bietola e gli spinaci (cotti) e i legumi.
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