Un’amica dell’ambiente, di cui però prendersi costantemente cura. Non pulire regolarmente la borraccia, infatti, può generare cattivi odori difficili da togliere o, peggio, favorire la proliferazione di germi e batteri. Ecco perché è importante seguire delle semplici regole, per bere in tutta tranquillità. Questo accessorio, fino a poco tempo fa relegato al mondo delle escursioni e del trekking, è ormai diventato di tendenza: nel 2018 il mercato globale delle borracce era stimato intorno agli 8 miliardi di dollari l’anno, con una crescita prevista tra il 2019 e il 2025 del 39%.
Una vera e propria moda che sta spopolando. Esistono perfino dei modelli griffati oppure le versioni “smart” che indicano quando e quanto bere per restare idratati grazie a software e app. I vantaggi sono tutti per l’ambiente, con la riduzione del consumo di bottigliette di plastica usa e getta, a patto che le borracce siano effettivamente impiegate più e più volte (preferendo l’acqua del rubinetto o dei fontanelli di alta qualità) e non collezionate come oggetti di culto.
Vetro, plastica, acciaio, alluminio: quale borraccia scegliere?
Ad andare per la maggiore negli ultimi tempi sono i recipienti che grazie a uno o più strati isolanti mantengono i liquidi al fresco o al caldo, preservandone la temperatura per lungo tempo. Una borraccia termica può essere realizzata in diversi materiali (plastica, acciaio, alluminio o vetro) e allora quale comprare e qual è il modello migliore? Ogni tipologia ha i suoi pro e suoi contro.
Il vetro dà le maggiori garanzie di sicurezza, essendo pressoché inerte dal punto di vista chimico, tuttavia risulta pesante e, com’è ovvio, fragile. Inadatto quindi ai bambini. La plastica è più leggera e ha un costo minore, di contro può deteriorarsi prima rispetto alle altre “colleghe”. Graffi, tagli o perdite di colore indicano che è arrivato il momento di cambiare borraccia, poiché se danneggiata la plastica può rilasciare microparticelle potenzialmente dannose. Inoltre, sono da evitare quelle che contengono bisfenolo A (BPA), un componente pericoloso bandito in Europa ma che potrebbe essere presente in articoli di importazione acquistati ad esempio online.
L’ acciaio inossidabile risulta particolarmente resistente, anche a bevande più acide, tende a non conservare odori e sapori ed è meno soggetto alla proliferazione di muffe e batteri, a patto che si seguano i suggerimenti per pulire in modo adeguato la borraccia. L’aspetto negativo è il peso. Quelle in alluminio sono più leggere e allo stesso tempo resistenti, bisogna però verificare il tipo di rivestimento interno che deve garantire un contatto con gli alimenti senza rilasci di sostanze. Generalmente non si prestano a contenere liquidi acidi o grassi come il latte.
In tutti i casi è consigliabile leggere bene le istruzioni d’uso, per capire con quali tipi di prodotti è possibile utilizzarle in modo sicuro (ad esempio succhi, bibite gassate, acqua aromatizzata). In Europa le norme sui materiali impiegati per il contatto con i cibi sono rigorose, ma senza una buona cura da parte dei consumatori possono generarsi problematiche per la salute.
Come pulire la borraccia termica: disinfettarla, lavarla a mano o in lavastoviglie?
Può aiutare l’ambiente e a bere di più, ma anche questo utile accessorio ha bisogno di una costante manutenzione: pulire regolarmente la borraccia termica mette al riparo da rischi come la proliferazione di muffe, batteri, alghe e l’esposizione a virus. Un vademecum realizzato dall’Università Cattolica di Roma e dall’Istituto Superiore di Sanità sottolinea come tutti i contenitori che entrano in contatto con l’ambiente e con la nostra bocca, se non ben manutenuti, nel 58% dei casi vengono contaminati da germi, che possono diventare pericolosi soprattutto per i soggetti fragili.
Non tutti i tipi sono lavabili in lavastoviglie, quindi vanno verificate le indicazioni del produttore: ad esempio le borracce in plastica potrebbero trattenere residui di detersivo mentre quelle in alluminio solo se trattate con processi anti-corrosione sono adattate alla lavapiatti. Per non avere problemi il suggerimento è di pulire la borraccia a mano, ecco come: lavare il recipiente (di vetro, plastica, alluminio o acciaio) almeno una volta al giorno, riempiendolo per metà con acqua calda e una goccia di detergente per piatti. Dopo aver chiuso il tappo, agitare energicamente per alcuni secondi, svuotare e risciacquare più volte per eliminare tutto il sapone.
È possibile usare pure uno scovolino per bottiglie (non abrasivo) per raggiungere agilmente le pareti e il fondo. Infine, asciugare preferibilmente a testa in giù. I tappi con le relative guarnizioni, le parti maggiormente a contatto con il collo della bottiglia su cui poggiamo la bocca, vanno puliti almeno una volta a settimana con sapone per piatti e risciacquati abbondantemente. Attenzione invece ai metodi fai-da-te per disinfettare la borraccia con sostanze aggressive, come la candeggina. Oltre al rischio di corrodere i materiali, questa pratica espone al pericolo di intossicazione.
Come pulire e togliere il cattivo odore dalla borraccia che “puzza”
Con il continuo uso è comune che si generino cattivi odori. Per lavare la borraccia che “puzza” basta un cucchiaino di bicarbonato insieme ad acqua calda: dopo averla chiusa e agitata, la soluzione va fatta riposare per una notte in mododatogliere il cattivo odore. Al mattino sarà sufficiente svuotare il recipiente e sciacquarlo con acqua corrente. È preferibile non sfruttare questo trucco con le borracce in alluminio, dato che il composto potrebbe reagire con il metallo.
Ci sono altre indicazioni. Quanto può stare l’acqua in una borraccia termica? La risposta arriva dal vademecum dell’Istituto Superiore di Sanità. Va cambiata spesso, almeno ogni 4-5 ore, soprattutto d’estate quando è molto caldo, evitando comunque di berla in un lasso di tempo superiore alle 24 ore. Prima di riempire la borraccia è bene poi sciacquarla due o tre volte sotto il rubinetto. In aggiunta, va evitato l’uso promiscuo, giacché noi stessi potremmo contaminarne il contenuto. In conclusione, è sconsigliato – sebbene sia termica – lasciarla al sole o a temperature alte, come in macchina durante la bella stagione.
Le 10 regole d’oro
Ecco quindi in sintesi le buone pratiche per una borraccia sicura e pulita:
- Leggere le istruzioni del produttore sul materiale impiegato, sul tipo di bevande e sulla manutenzione;
- Sciacquare la borraccia prima di riempirla nuovamente;
- Cambiare l’acqua ogni 4-5 ore e comunque consumarla non oltre le 24 ore;
- Preferire acqua del rubinetto o dei fontanelli di alta qualità, sicura e controllata;
- Non lasciarla al sole o esporla ad alte temperature;
- Evitare l’uso promiscuo della borraccia;
- Pulire la borraccia una volta al giorno (meglio a mano e senza strumenti abrasivi, altrimenti appurare se è lavabile in lavastoviglie);
- Lavare tappi e guarnizioni almeno una volta a settimana, con acqua e sapone per piatti;
- Usare bicarbonato e acqua calda per togliere cattivi odori (ma non nelle borracce di alluminio);
- Cambiare la borraccia quando è deteriorata.
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