Poche, semplici e quotidiane. Sono le 10 regole anti-spreco che ognuno di noi può rispettare nella vita quotidiana per risparmiare acqua e ottenere pure un risparmio di denaro.
1. Lavatrice e lavastoviglie a pieno carico per ridurre il consumo di acqua
Il primo suggerimento riguarda i due elettrodomestici che “bevono” di più nelle nostre case. Per ciascun ciclo la lavatrice e la lavastoviglie in media impiegano tra gli 80 e i 120 litri indipendentemente da quanto sono riempite di abiti o piatti. Per non sprecare acqua potabile, il suggerimento è di effettuare esclusivamente lavaggi a pieno carico, scegliendo programmi “eco”, perché un utilizzo intelligente di questi apparecchi, raggruppando più capi (o stoviglie) in un solo momento, permette un risparmio idrico fino a 10.000 litri all’anno per ciascuna famiglia. Non bisogna comunque esagerare, ma controllare sul libretto di istruzioni le informazioni relative al carico massimo, per non generare l’effetto contrario. Inoltre è essenziale scegliere modelli di un’alta classe energetica, che necessitano di minor quantità di elettricità e acqua, informazioni che si trovano sulle nuove etichette energetiche.
2. Lavare cibo, pentole e piatti in modo intelligente
Il risparmio idrico passa anche dalla cucina di casa. Basta lavare stoviglie, frutta e verdura in una bacinella, e non sotto il flusso del rubinetto, per non sprecare circa 6.000 litri di acqua potabile l’anno. Il fluido così raccolto ha vari utilizzi: come scarico del WC oppure, nel caso di quello ottenuto dalla pulizia degli ortaggi e della frutta, per innaffiare il giardino (vedi la regola numero 10). Per quanto riguarda la pulizia di piatti, posate e pentole, un aiuto è rappresentato dall’acqua di cottura della pasta, che è un ottimo sgrassante e usata insieme ai detersivi ne potenzia l’efficacia. Una buona pratica pure per ridurre l’impiego di saponi aggressivi a cui unire un altro accorgimento: non gettare negli scarichi di casa rifiuti solidi e liquidi evita l’inquinamento di torrenti, fiumi e mari.
3. Frangigetto e limitatori di flusso ai rubinetti
Ogni volta che apriamo il rubinetto di casa finiscono nello scarico circa 10 litri di acqua al minuto. Per questo un trucco anti-spreco è installare frangigetto e limitatori di flusso, al posto del normale filtro. Si tratta di piccoli e semplici dispositivi a basso costo che fungono da “aeratori”. Introducendo aria nel getto riducono la quantità di acqua che esce dalle rubinetterie, senza incidere sulla funzionalità del flusso, e rendono omogenea l’erogazione indipendentemente dalla pressione della rete.
4. Come non sprecare acqua potabile in bagno
Allo stesso modo in bagno è possibile risparmiare acqua potabile, seguendo delle semplici regole di comportamento. I rubinetti vanno chiusi mentre si lavano i denti, ci si rade o ci si insapona, per non far scorrere inutilmente questa preziosa risorsa. Secondo le stime di Legambiente, così facendo il consumo procapite di acqua diminuisce fino a 2.500 litri in meno l’anno. Come detto, lasciare aperta l’acqua comporta un uso medio di circa 10 litri ogni 60 secondi, che a seconda dei modelli di rubinetteria da bagno arriva a toccare punte di 12 litri al minuto.
5. Sì allo sciacquone con lo scarico a doppio flusso.
Quando premiamo il bottone dello sciacquone del WC finiscono nello scarico in media 10-12 litri di acqua, un terzo dei consumi idrici dell’intera abitazione. Per prevenire questo sperpero di risorse, un buon consiglio è installare uno sciacquone a doppio flusso, con due pulsanti che erogano una diversa quantità di acqua: una più piccola, in genere tra i 3 e i 4 litri, e l’altra più cospicua, intorno ai 6-9 litri. Utilizzando, a seconda delle esigenze, questo “wc intelligente” si riescono a salvare dallo scarico fino a 100 litri di acqua in un giorno.
6. Meglio la doccia del bagno, per non sprecare acqua
Riempire la vasca da bagno comporta un consumo cinque volte superiore rispetto alla doccia. Preferendo la seconda, in un anno si può arrivare a non sprecare 1.200 litri di acqua potabile. Un’ulteriore dritta riguarda i tempi. Analogamente a quanto riportato per le altre attività di igiene personale, ogni minuto in più passato sotto la doccia comporta uno spreco che va dai 6 ai 10 litri di acqua. Se si vuole essere virtuosi è meglio chiudere il rubinetto quando ci si insapona.
7. Attenzione al rubinetto che perde
Una piccola falla che sembra insignificante, rischia di diventare un salasso di risorse naturali e di denaro. Un rubinetto che gocciola può dissipare addirittura 4.000 litri l’anno, la cassetta dello sciacquone che non chiude bene fino a 54.000 litri annui, mentre una perdita alla rete di casa si stima che causi una dispersione che va dai 30 ai 100 litri al giorno. Una delle regole d’oro per il risparmio idrico è monitorare costantemente il contatore, per accorgersi in breve tempo di eventuali perdite accidentali, oltre a verificare l’efficienza della rubinetteria. E quando si parte per le vacanze, brevi o lunghe che siano, è buona norma chiudere il rubinetto centrale dell’acqua per non avere al ritorno sgradevoli sorprese dovute a rotture impreviste.
8. Mangiare in maniera consapevole porta a un risparmio idrico
Non c’è solo quella che usiamo direttamente. Il 92% dell’acqua che consumiamo ogni giorno è “nascosto” in ciò che mangiamo. Dobbiamo quindi tenere presente la cosiddetta impronta idrica, che misura la quantità di acqua impiegata per gli alimenti che finiscono sulle nostre tavole. Ecco qualche esempio. Per produrre un chilo di carne bovina servono intorno ai 15.000 litri di acqua, per quella di maiale e pollo circa 4.000, per la lattuga 130, mentre per un chilo di caffè ben 16.000 litri. Impegnarsi in una spesa consapevole e dunque ridurre quei cibi che comportano un maggiore dispendio di risorse naturali sono due comportamenti che aiutano a non sprecare acqua potabile.
9. Evitare di lavare l’auto
Soprattutto in momenti in cui è difficile l’approvvigionamento, si consiglia di evitare di lavare l’automobile. Si tratta di una delle prime pratiche che finiscono al bando quando i sindaci emettono un’ordinanza di razionamento, come per l’emergenza siccità in corso durante questa estate. Pulire la propria vettura, infatti, non è tra le attività essenziali, come lo sono invece gli usi igienici e domestici. Nel caso fosse consentito e non si possa fare a meno di lavare l’auto, il suggerimento è di scegliere un secchio, al posto dell’acqua corrente, per risparmiare fino a 130 litri.
10. Come non sprecare acqua quando si innaffia il giardino o le piante
Tempo e origine. Ecco i due fattori da tenere presenti quando si innaffiano le piante sul balcone, nel giardino di casa o nell’orto, in modo da non sprecare acqua. Prima di tutto bisogna compiere queste operazioni sempre dopo il tramonto, affinché l’evaporazione non sia molto veloce per effetto del sole e del caldo. Un’abbondante pacciamatura inoltre crea una protezione da afa e siccità. Infine una buona pratica è quella di usare acqua recuperata, piovana o con sistemi di irrigazione a goccia. L’acqua impiegata per cuocere le verdure ad esempio è ricca di principi nutritivi e, una volta raffreddata, è utile per dissetare le nostre piante. Seguendo queste regole si evita di sprecare altri 6.000 litri ogni 12 mesi.
Un utile vademecum in pdf con 11 regole per il risparmio idrico è scaricabile anche dal sito di Publiacqua , il gestore della rete in 46 comuni della Toscana, che ha lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione contro gli sprechi di acqua.
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